Dentro ad una tisana sono racchiuse competenze che appartengono a più categorie di persone. Competenze del coltivatore, del raccoglitore, del farmacista, dell’erborista, del ricercatore nello studio chimico dei principi attivi contenuti, cioè quei principi che conferiscono l’azione terapeutica di un’erba. Tramite importantissime conoscenze scientifiche che vanno sempre più crescendo, si sono ottenuti farmaci imitando le molecole delle erbe. Il caso più popolare, per farne un esempio, è l’Aspirina, su modello dei principi di base di Salice e Spirea olmaria, piante officinali che crescono abbondanti nel nostro territorio. Il termine “officinale” deriva dal latino e indica le piante che venivano utilizzate nell’officina/bottega dello speziale (l’antico farmacista), piante che possono essere utilizzate a fini terapeutici, da cui il nome di fitoterapia (terapia con le erbe). E allora una tisana va vista sotto diverse angolazioni, in base alle competenze e vediamo che una tisana, non contiene solo l’aspetto chimico delle molecole contenute da studiare in laboratorio, non è solo una bevanda che al giorno d’oggi è spesso associata ad un momento di relax e ad una pausa rigenerante e rilassante, dentro ad una tisana c’è il nostro territorio, ci sono le credenze popolari, c’è la tradizione ed infine un micromondo di profumi…che non vanno dimenticati.