Due parole sul significato del termine tisana

Dott.ssa Valeria Tantardini

In campo erboristico, la “tisana” in generale, è una bevanda senza teina, composta da una miscela di più erbe, o radici o cortecce o frutti essiccati, contusi e sminuzzati a pezzetti irregolari, nel cosiddetto taglio tisana (t.t.).  Se i vegetali verranno sminuzzati molto più fini, si avrà il cosiddetto taglio “broken” per bustine filtro.

 

Il prodotto migliore è il taglio tisana (t.t.), in quanto le parti dei vegetali impiegati sono ben visibili e la valutazione della qualità è immediata.  Nel taglio “broken bustina filtro”, invece, è sicuramente meno visibile la qualità del prodotto di partenza e potrebbe includere lotti di seconda scelta di materia prima, ma non sempre è così.

 

Per ottenere la bevanda chiamata tisana, si macerano le erbe in acqua calda, producendo così un estratto acquoso delle erbe, ricco dei principi attivi ed aromi caratterizzanti ciascuna erba, solubili in acqua.  Invece per i principi attivi solubili in alcool o in olio, otterremo rispettivamente l’estratto idroalcoolico e l’oleolito.

C’è da aggiungere inoltre, che, seppur comunemente si intenda la tisana come una semplice bevanda da degustare calda o fredda, non si pensa che la sua formulazione, contiene erbe associate non solo in base all’esigenza ed al gusto, ma seguendo uno schema ben preciso, che vedremo più avanti, nella sezione intitolata “Piramide preparatoria di una tisana”.

 

DIFFERENZA TRA TISANA INFUSO DECOTTO

Avendo premesso che la tisana è conseguenza della macerazione in acqua calda delle erbe, a seconda del metodo di macerazione in acqua delle erbe della tisana (singole o in miscela), avremo l’infuso o il decotto.

 

ESTRAZIONE DELLA TISANA PER INFUSO O PER DECOTTO

A seconda della parte di pianta a disposizione per una tisana, andremo a fare l’estrazione in acqua, col metodo dell’Infuso o col metodo del Decotto.

Se abbiamo a disposizione parti coriacee della pianta, quali: corteccia, radice, semi, faremo il DECOTTO.

Se abbiamo a disposizione parti più tenere e delicate della pianta, quali: foglie, fiori, petali di fiori, gemme, faremo l’INFUSO.

 

METODO DI PREPARAZIONE DI UN DECOTTO: porre 1 g o 2 g, oppure 1 cucchiaino di tisana in 250 ml di acqua fredda (ovvero una tazza da tè di acqua fredda), bollire il tutto (acqua ed erbe) 3 minuti, spegnere lasciare ancora in infusione 5 minuti, tenendo coperto il recipiente, per non disperdere le molecole più volatili.  Filtrare.

 

METODO DI PREPARAZIONE DI UN INFUSO: bollire la sola acqua, in dose di 250 ml ovvero una tazza da tè.  Una volta bollita l’acqua, spegnere e versarla sulle erbe, che saranno in quantità di 1 g o 2 g, oppure 1 cucchiaino.  Lasciare in infusione 5 minuti, tenendo coperto il recipiente, per non disperdere le molecole più volatili.  Filtrare.

 

RICAPITOLANDO: la tisana è, una preparazione estemporanea acquosa, ottenuta per infusione o per decozione (Infuso o Decotto).

 

 

SUGGERIMENTI

Le tisane, che siano estratte in infuso o in decotto, essendo preparazioni estemporanee, senza conservanti, vanno consumate poco dopo la loro preparazione. Se si preferisce berle fredde, andranno consumate entro 12 ore dalla preparazione, anche fuori dal frigor.  Possono essere edulcorate o meno, a seconda dei gusti, con miele, fruttosio, zucchero di canna, foglie di stevia.

 

ETIMOLOGIA DEL NOME TISANA

O dal latino Ptisana = decotto d’orzo.

O dal greco Ptisane = orzo mondato e decotto d’orzo.

E fantasiosamente Tisana significa TI-SANA, cioè ti RISANA!!